In seguito della raccolta fondi, per i terremotati, del 26 aprile, abbiamo posto alcune domande al presidente in carica dell’Avis di Migliarino Zaffoni Gianluca.
Col patrocinio del comune l’Avis ha creato questa raccolta fondi, che però all’inizio era una raccolta per l’Avis giusto?
Esatto. Infatti all’inizio era stata studiata come raccolta per l’Avis di Migliarino, solo in seguito al tragico evento, abbiamo creduto più opportuno devolvere i soldi in beneficenza all’Aquila.
A chi sono stati devoluti i soldi?
Vista la situazione, si era pensato di devolvere i soldi come sostegno per la ricostruzione della casa dello studente, in particolare alla Protezione Civile Abruzzo, che stanno tutt’ora svolgendo un ottimo lavoro.
Abbiamo già avuto modo di metterci in contatto con il responsabile e ci ringraziano immensamente di quello che stiamo facendo per sostenerli.
Si ritiene soddisfatto del lavoro che l’Avis ha operato in questi anni?
Beh, questo è il mio terzo mandato, e ora come negli altri ho sempre cercato di integrare i giovani affinché possano mantenere viva quest’associazione. Posso, quindi, ritenermi soddisfatto, anche se c’è ancora molto da fare.
Mi ritengo inoltre soddisfatto di come il paese si sia mobilitato al richiamo del 26 aprile, infatti associazioni di volontariato, e semplici persone, hanno dato il loro contributo. Abbiamo ricevuto in tutto 700 euro, e questa è per me un ulteriore soddisfazione.
Come è cambiata l’Avis di Migliarino in questi anni, e soprattutto, quali sono i propositi per questo suo mandato? E quindi come intende realizzarli?
L’Avis è molto cambiata, e sta cambiando ancora.
Come ho detto prima ci sono molte cose da fare, ma dobbiamo renderci conto che è una delle associazioni più vecchie del Paese (ben 43 anni) e gode di un’ottima reputazione.
Il mio intento è di continuare a fargli godere tale reputazione, cercando di rinnovarla con persone giovani nel consiglio, che possano introdurre nuove idee, come l’Avis nello Sport, che spero possa essere un successo.
Questa e l’intervento nelle scuole, utile per fare capire agli alunni cosa serve e che cosa è Avis, non sarebbe stato possibile senza il forte coinvolgimento dei soci Avisini e delle amministrazioni comunali.
L’Avis ha lasciato un forte segno nel paese, e con i giovani spero possa essere altrettanto, affinché la gente possa capire che l’Avis esiste e ci sarà sempre.